Biografia
Il pianista, tastierista e compositore Maurizio Marrani è diplomato in Pianoforte classico e Laureato in Pianoforte Jazz con il massimo dei voti e la menzione d’onore presso il conservatorio di Perugia “F.Morlacchi”. Da sempre si è dedicato alla composizione e all’improvvisazione jazzistica. Nel corso della sua carriera ha avuto l’occasione di esibirsi come solista, come leader di proprie formazione ( proponendo proprie composizioni) o collaborando a progetti altrui, in alcuni dei più importanti festival jazzistici quali “Umbria Jazz”, “Jazz Fest”, ,”Metronome”, “Young in Town”, “Siena Jazz” 2, “Gubbio Noborders” , “Ciampino Jazz Festival”, “Viterbo Jazzup” 2013 .
Lo stesso ha avuto la possibilità di collaborare e suonare con musicisti del calibro di Massimo Manzi, Jo Ann Pickens , Pierre Drevet, Manu Roche, Daniele Di Gregorio, Marco Tamburini, Alberto Borsari, Stefano Cantini , Maurizio Giammarco, Fabio Zeppetella, Luciano Biondini, e molti altri. Numerose anche le collaborazione teatrali come compositore ed esecutore in ambito teatrale. Si ricorda lo spettacolo “Il mago” con Eugenio Allegri e la collaborazione con la compagnia teatrale di Perugia “Liminalia”.
Inoltre Maurizio Marrani da più di venti anni è impegnato come didatta presso le Scuole Comunali di Musica, Enti Pubblici ed altre Istituzioni Scolastiche Statali dell’ Umbria.
Ha pubblicato nel 2014 per l’etichetta “Pagina3” un CD di piano solo dal titolo “Solo in Oslo” registrato al Rainbow Studio di Oslo, ed è appena stato pubblicato un nuovo CD registrato in quartetto dal titolo “Azur Planet”. Dowload
Maurizio Marrani Quartet“Il Jazz: cross-road di culture”
Il quartetto propone un programma composto da brani originali (di cui lo stesso pianista è autore) e da standard jazz riarrangiati, che risentono delle influenze proveniente da mondi musicali più o meno affini al jazz. Il tutto è coerente con una visione aperta della musica afroamericana, capace di inglobare materiali e stili appartenenti alle culture musicali più disparate: dalla “Soul Music” degli anni ’60 al “Jazz-Rock”, dalla “Fusion” alla “Bossanova”, dalla “Movie-Music” al “Blues”.
Grande parte gioca l’improvvisazione e l’interplay fra i musicisti, che rende ogni concerto diverso dall’altro e imprevedibile. Il quartetto, che ha da poco pubblicato il suo primo CD dal titolo “Azur Planet” per l’etichetta Pagina3, è composto da Maurizio Marrani al piano, Angelo Lazzeri alla chitarra, Graziano Brufani al basso e Nicola Polidori alla batteria.
Angelo Lazzeri. Chitarrista, compositore, arrangiatore. Ha suonato con musicisti come Joe Chambers, Dave Liebman, Manhu Roche, David Linx, Paolo Fresu, Pietro Tonolo, Roberto Gatto, Fabrizio Sferra, Gabriele Mirabassi, Bebo Ferra; collabora inoltre da anni con David Riondino come musicista ed arrangiatore ed è attivo in svariati contesti, dalla big band (con la Perugia Jazz Orchestra diretta da Mario Raja e con la Barga Jazz Orchestra diretta da Bruno Tommaso), a gruppi più piccoli insieme a validi musicisti del centro Italia (Rossano Emili, Massimo Morganti, Stefano Paolini, Enrico Bracco ed altri), esibendosi in Italia, Germania, Olanda, Francia e Giappone ed in festival come Umbria Jazz, Time in Jazz, Ancona Jazz Festival, Potsdamer Jazzfest. Si è occupato anche di musica per teatro con i registi Stefano Alleva, Maurizio Schmidt, Vincenzo Pirrotta, esibendosi in circuiti come la Biennale di Venezia, Orestiadi di Gibellina, Teatri di Roma. Insegna chitarra jazz presso il Conservatorio di Perugia ed è docente nei Seminari Invernali di Nuoro Jazz.
Graziano Brufani. Contrabbassista e bassista elettrico diplomato e laureato presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia. Oltre ad esperienze in Orchestra da Camera (Solisti di Perugia) e Sinfonica (Orchestra Sinfonica di Perugia e dell’Umbria), collabora con artisti della musica pop e jazz come Mauro Negri, Mauro Ottolini, Michele Ascolese, Ellade Bandini, Stefano Zavattoni, Claudio Mastracci, Roberto Pistolesi, ed altri.
Nicola Polidori. Ha studiate batteria presso la scuola di musica “STIX” di Marco Pellegrini perfezionandosi successivamente con i Maestri Claudio Mastracci , Enzo Restuccia e Maurizio Dei Lazzaretti. Nel frattempo ha seguito corsi di laboratorio jazz e vari seminari tra cui quelli con Christian Meyer, Dave Weckl, Agostino Marangolo, Gavin Harrison e Alfredo Golino. Molto attivo sia in studio che a livello concertistico nell’ambito pop.
Nel 2006 fa parte della band di Davide de Gregorio con il quale vince il premio nazionale Musicultura. A Febbraio 2004 ha registrato l'intera colonna sonora del film di Fabio de Luigi "Ogni volta che te ne vai" e ha preso parte alla registrazione di alcune musiche per la serie di "Un medico in famiglia". Dal 2012 collabora con i Gabin prendendo parte ad alcuni concerti in Europa. Dal 2013 suona con i Reseau, formazione elettro-swing con cui registra alcuni brani suonando con importanti musicisti del panorama musicale Italiano ed Internazionale (Fabrizio Bosso, Alfonso Deidda, Filippo Clary, Daniele Tittarelli, Claudio Corvini). Suona costantemente con il gruppo cover Outside girando i migliori locali in Italia. Collabora costantemente con vari studi di registrazione e registra colonne sonore per Fiction Rai e Mediaset e Film per il Cinema. Insegna regolarmente alla scuola di musica “STIX” a Perugia. Download
Piano Solo“100 anni di jazz”
Il piano solo di Maurizio Marrani è un viaggio libero e non filologico nella storia jazz, attraverso la rilettura di alcuni dei pianisti e dei compositori che ne hanno determinato le vicende. Dallo “stride piano” di James P.Johnson nella New York degli anni ’20 del secolo scorso, alla “rivoluzione” del be-bop di Charlie Parker degli anni ’40, passando per la musica di Duke Ellington ed Errol Garner.
L’energia travolgente di John Coltrane, la bossanova di Antonio Carlos Jobim ed il lirismo struggente e romantico di Bill Evans, a cui si aggiungono composizioni originali dello stesso Marrani come Moscov-Vladivostok, dedicato alla celeberrima linea ferroviaria transiberiana. Ogni composizione viene introdotta da una presentazione che ne descrive le caratteristiche musicali o le implicazioni storiche, con un’alternanza di parola e musica che valorizza entrambe. La formula del piano solo consente all’esecutore di esplorare con grandissima libertà il materiale musicale proposto, toccando le sfere più remote del proprio immaginario, nei luoghi più nascosti della memoria e dei sentimenti. Nel piano solo non ci sono i vincoli strutturali presenti in un gruppo, ciò consente di modificare la forma ed il contenuto della musica seguendo l’improvvisazione, intesa come composizione estemporanea. Dowload